La terapia manuale è utile per valutare il paziente in modo globale e individuare i sintomi e le disfunzioni per poterle correggere.
È molto efficace per ridurre il dolore, aumentare la mobilità e la funzione articolare e muscolare e ridurre il rischio di lesioni durante il movimento.
Con il termine generico di massoterapia, si indica qualsiasi tipo di massaggio terapeutico e/o preventivo. E’ una delle più antiche forme di terapia fisica, utilizzata negli anni da varie civiltà per alleviare dolori, sciogliere contratture e alleviare la fatica.
I fisioterapisti, contrariamente alla credenza popolare, usano la massoterapia per scopi terapeutici. Il massaggio, infatti, è solo uno degli strumenti che possono essere utilizzati per trattare e gestire le molteplici conseguenze di patologie, ortopediche e non, come lombalgie e linfedemi.
In ambito sanitario la salute del paziente deve essere sempre al centro di tutto, per questo è fondamentale rivolgersi ad un fisioterapista qualificato che capisca come agire al meglio per tutelare nel miglior modo la salute del paziente.
Massoterapia non è sinonimo di terapia manuale e vi sono notevoli differenze, anche se spesso vengono erroneamente confuse tra loro.
La terapia manuale è una specialità della fisioterapia, guidata da ragionamenti clinici basati sulle evidenze clinico-scientifiche di efficacia disponibili in letteratura, classificazione biopsicosociale dei pazienti, e finalizzata al trattamento del dolore e delle limitazioni articolari.
La terapia manuale utilizza molte tecniche per raggiungere obiettivi terapeutici, incluso il massaggio terapeutico quando ritenuto appropriato.
Quando si elabora un piano di trattamento, è necessario sottolineare che il massaggio è solo un aspetto della terapia che accompagna la terapia mio-fasciale, la riabilitazione funzionale, la terapia fisica o l’uso di tecnologia avanzata come la tecarterapia e le onde d’urto.
La tecnica manuale del linfodrenaggio agisce sull’accumulo di liquidi nel corpo e ne favorisce il corretto deflusso attraverso i vasi linfatici.
Le applicazioni di questa tecnica sono numerose.
In campo flebologico e linfologico è utile per patologie venose e sindromi post-trombotiche con edema degli arti inferiori.
Utile anche per la chirurgia vascolare, prima e dopo l’intervento chirurgico; per l’oncologia, linfedema degli arti superiori principalmente post mastectomia.
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